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Informatica, telefonia
10.02.2025 12:00

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Spotify potrebbe preparare nuovi abbonamenti

Spotify potrebbe preparare nuovi abbonamenti

Spotify e Warner Music Group hanno firmato un nuovo accordo pluriennale che riguarda i servizi editoriali e le registrazioni musicali, con il quale mirano a "plasmare il futuro dello streaming audiovisivo". Spotify ha affermato in una nota che l'accordo amplierà il catalogo di contenuti audio e video della piattaforma di streaming e fornirà "nuovi livelli di abbonamento a pagamento".

Le aziende non hanno divulgato i dettagli finanziari dell'accordo, né per quanti anni sarà in vigore. Non sono stati inclusi dettagli sulle future offerte di abbonamento, ma potrebbero probabilmente includere un livello di streaming premium che potrebbe finalmente includere l'audio lossless, annunciato da Spotify nel 2021. Tidal e Deezer sono più attraenti per gli utenti in questo senso, quindi è sorprendente che Spotify non sia ancora riuscito a integrare l'audio HiFi.

Le speculazioni sono alimentate da un accordo simile che Spotify ha firmato con Universal Music Group (UMG) a gennaio di quest'anno. Questo accordo si riferisce a livelli di abbonamento aggiuntivi basati sui principi "Streaming 2.0" di UMG, che prevedono che gli utenti paghino abbonamenti "Super-Premium" per funzionalità come l'audio di qualità superiore. Il CEO di Spotify, Daniel Ek, ha recentemente affermato che "l'abbonamento Premium più elevato di cui abbiamo discusso" dovrebbe essere lanciato quest'anno e che Spotify cercherà opportunità per introdurre nuove esperienze musicali.

"Il 2025 è un anno di crescita accelerata per Spotify e i nostri partner di Warner Music Group sono altrettanto impegnati a promuovere una rapida innovazione e a continuare a investire nella nostra offerta musicale leader", ha affermato Ek nell'annunciare l'accordo. "Insieme, stiamo ampliando i confini di ciò che è possibile per gli ascoltatori di tutto il mondo e aumentando l'attrattiva degli abbonamenti musicali a pagamento, supportando al contempo artisti e cantautori".

Il nuovo accordo include anche un modello di licenza diretta con Warner Chappell Music, che dovrebbe basarsi sulla piattaforma di pagamento delle royalty già esistente dell'azienda. Secondo dati non ufficiali, quest'ultima sarebbe la meno competitiva tra i rivali YouTube Music, Amazon Music e Apple Music. In passato gli autori hanno ripetutamente criticato Spotify per i suoi bassi compensi.

Non è ancora nota una data ufficiale per l'arrivo delle nuove funzionalità e degli abbonamenti.


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