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Informatica, telefonia
04.09.2024 10:00

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Nessuno vuole pagare tre volte di più per Canva

Nessuno vuole pagare tre volte di più per Canva

Apparentemente, questa notizia non è arrivata al management di Canva, il quale sostiene che l'aumento del prezzo dei 300 % è giustificato perché hanno aggiunto funzionalità di intelligenza artificiale generativa.

Gli utenti di Canva Teams in tutto il mondo possono aspettarsi che i prezzi triplichino in alcuni casi. Il colpo verrà quasi sicuramente attenuato all'inizio "con sconti interessanti", che daranno l'impressione che la situazione non sia così grave come in realtà è.

Canva afferma che l’aumento è giustificato dalla sua “esperienza di prodotto ampliata” e dal valore aggiunto alla piattaforma dai suoi strumenti di intelligenza artificiale generativa. Gli utenti americani hanno già ricevuto messaggi sull'aumento degli abbonamenti.

E qual è il nuovo prezzo? Prima l'abbonamento per 5 utenti costava 120 dollari per tutto l'anno, ora è di 500 dollari all'anno. Dall'Australia arrivano i dati secondo cui il pacchetto per 5 utenti ora costerà circa 1.500 dollari all'anno, mentre prima costava circa 323 dollari.

Molti utenti partecipano anche a pacchetti speciali con prezzi ridotti, che verranno trasferiti alla nuova struttura di pagamento entro la fine di settembre. "Il nostro portafoglio di prodotti è cresciuto in modo significativo negli ultimi anni con l'introduzione di nuove offerte come Visual Suite e Magic Studio", ha affermato Louisa Green, responsabile delle comunicazioni di Canva.

Hanno anche aggiunto Magic Media, un generatore di immagini da istruzioni di testo (simile a DALL-E) e Magic Expand, che aiuta con la modifica dello sfondo, le modifiche al layout e alcune correzioni. L'aumento dei prezzi è doloroso anche perché l'azienda ha annunciato il cambiamento solo tramite messaggi elettronici e non in un indirizzo pubblico. Per ora gli abbonamenti Pro ed Enterprise rimangono invariati.

Fino a quel momento Canva era considerata un’alternativa buona e soprattutto economica ai programmi Adobe. Ora hanno lasciato andare il loro vantaggio più forte e molti utenti hanno già annunciato la loro partenza, sia per tornare ad Adobe, anche se con resistenza, sia per altri fornitori più economici (Figma, Pixlr...). Molti credono che questa sia una mossa per l’azienda per assicurarsi quante più entrate possibili prima della quotazione in borsa nel 2026.


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