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04.09.2024 09:00

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Boss di Telegram arrestato in Francia

Boss di Telegram arrestato in Francia

La procura di Parigi ha annunciato di aver avviato un'indagine ufficiale sul capo e fondatore di Telegram Pavle Durov in Francia nell'ambito di un'indagine sulla criminalità organizzata nella popolare app di messaggistica.

Pavel Durov non è in custodia cautelare, ma sotto controllo giudiziario e deve anche pagare una cauzione di 5 milioni di euro. Il miliardario russo, che è anche cittadino francese, deve presentarsi a una stazione di polizia francese due volte a settimana e non gli è permesso lasciare la Francia. Durov è stato arrestato all'arrivo all'aeroporto di Le Bourget con un mandato d'arresto per crimini legati all'app Telegram.

Durov è accusato di partecipazione alla gestione di una piattaforma online che consentiva a società criminali di effettuare transazioni illegali, di rifiuto di comunicare con le autorità governative e di complicità nella distribuzione criminale di materiale pedopornografico.

Il capo di Telegram non ha ancora risposto alle accuse. Il suo avvocato, David-Olivier Kaminski, afferma che Telegram rispetta le normative digitali europee ed è moderato secondo gli stessi standard degli altri social network. Aggiunge che "è assurdo presumere che il suo cliente possa essere coinvolto in atti criminali che non lo riguardano direttamente o indirettamente".

Finora i proprietari di piattaforme social non sono mai stati oggetto di procedimenti penali per il modo in cui vengono utilizzate le loro piattaforme. Hanno dovuto testimoniare più volte davanti alle autorità competenti, ma non è mai stato avviato alcun procedimento legale.

Durov è difeso da Elon Musk, il quale afferma che la moderazione è un eufemismo per censura. Chris Pavlovski, fondatore dell'altrettanto controversa piattaforma Rumble, ha deciso di lasciare l'Europa subito dopo la notizia dell'arresto.

Telegram e il suo proprietario vengono criticati anche per essersi sempre rifiutati in passato, nonostante i numerosi appelli, di collaborare all'abolizione degli atti criminali sulla piattaforma.

Telegram è un po’ speciale rispetto ad altre piattaforme. Ai gruppi possono partecipare 200.000 utenti, mentre su WhatsApp "solo" 1000. I messaggi di Telegram non sono crittografati di default, ma questo può essere modificato nelle impostazioni o nei singoli sottogruppi. Gli utenti ora temono che le chiavi di crittografia siano nelle mani delle autorità occidentali e che i messaggi non siano più veramente sicuri. In Russia, invece, sono convinti che si tratti di un attacco politico.

Telegram è anche accusato in Corea del Sud di non essere sufficientemente proattivo e di consentire la diffusione della criminalità. Negli ultimi anni sulla piattaforma sono state scoperte diverse aziende che diffondono materiale pedopornografico.

Con oltre 950 milioni di utenti, Telegram è una delle piattaforme più grandi al mondo. Gli occhi del mondo sono ora puntati sulla Francia, dove si potrebbe decidere il destino di Telegram, almeno sul territorio europeo.




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